La guerra continua e la tensione sale in misura sempre maggiore tra Russia ed Ucraina. Tra l’altro, le notizie che arrivano non sembrano per niente rassicuranti. Il britannico Times, citando un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri, scrive che la Russia starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell’Ucraina. Nel rapporto dell’intelligence si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica. Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell’Ucraina: l’unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione.
L’allarme della Cia
Il direttore della Cia, Bill Burns, ha detto che Putin può essere “abbastanza pericoloso e sconsiderato” se viene messo alle strette. Putin deve “essere preoccupato, non solo di ciò che sta accadendo sul campo di battaglia in Ucraina ma anche di ciò che sta accadendo a casa e a livello internazionale”, ha sottolineato Burns aggiungendo che, nonostante la promessa della Cina a febbraio di “un’amicizia senza limiti”, Pechino ha rifiutato di offrire supporto militare. “Putin adesso si sente con le spalle al muro e può essere piuttosto pericoloso e sconsiderato”.
Secondo una fonte di alto livello della difesa occidentale citata dal Times, la dimostrazione di forza più probabile da parte di Putin tramite il ricorso a ordigni atomici avverrebbe nel Mar Nero. Ma “non è impossibile” che il leader del Cremlino possa utilizzare un’arma nucleare tattica in Ucraina. In quel caso però i rischi per i russi sono più alti: “Potrebbero sbagliare e colpire accidentalmente una città russa vicino al confine ucraino come Belgorod”, ha detto la fonte.
La mossa di Zelensky
In questo scenario terribile, Zelensky ha ratificato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre in cui si afferma l’impossibilità di negoziare con Putin e la necessità di rafforzare la capacità di difesa dell’Ucraina. Tenendo conto dei risultati della riunione si è “affermata l’impossibilità di intrattenere negoziati con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin”. D’altra parte il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha ribadito che “raggiungere la pace in Ucraina è impossibile senza soddisfare le richieste della Russia”. Con queste premesse la guerra rischia di protrarsi all’infinito.
Pace, le parole del Papa
Importante dunque in questa tremenda situazione ricordare le parole di Papa Francesco pronunciate durante l’Angelus: “Il mio appello si rivolge innanzitutto al presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al presidente dell’Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace. A tutti i protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle Nazioni – ha proseguito il Pontefice – chiedo con insistenza di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere iniziative di dialogo”. Per favore – ha aggiunto – facciamo respirare alle giovani generazioni l’aria sanata della pace, non quella inquinata della guerra, che è una pazzia.”
Chiudo unendomi all’appello di pace del Papa, per quanto possa essere utile a sensibilizzare le coscienze in questo periodo di grande crisi per l’umanità. Abbiamo la grande occasione di trasmutare questa potenziale involuzione della società in un “Mondo Nuovo”, capace di unirci nella pace, nella solidarietà, nella collaborazione, attraverso il rispetto reciproco.
Carlo Toto, 5 ottobre 2022