Zanzara tigre

Zerocalcare e Prodi, ma che dite? Sul governo frasi patetiche

L’editoriale di Giuseppe Cruciani: le parole “ridicole e patetiche” di Prodi e Zerocalcare, le minacce a Fugatti

L’editoriale di Giuseppe Cruciani durante l’ultima puntata de La Zanzara è tutto un programma: “Inizio il mio editoriale di oggi commentando le dichiarazioni di due signori molto diversi tra loro – ha detto – Uno è un fumettista abbastanza conosciuto chiamato Zerocalcare, mentre l’altro è un ex professore, un grande statista che è stato anche Presidente del Consiglio e Presidente della Commissione Europea, di nome Romano Prodi. Entrambi dicono le stesse cose. Il primo, il fumettista, sostiene che il potere non tollera il dissenso e vuole cancellarlo con la galera. “Il caso Roccella dimostra che chi governa deve accettare di essere contestato”. Invece, l’ex Presidente del Consiglio e statista, un uomo molto importante nella storia italiana, afferma che in Italia c’è un’involuzione autoritaria e che il governo vuole tutto”. E ancora: “L’unica cosa che voglio dire riguardo a queste due prese di posizione molto diverse è che sono ridicole e patetiche. Non c’è alcuna involuzione autoritaria. C’è la democrazia, per fortuna, e in Italia non c’è alcuna involuzione autoritaria. Il dissenso esiste ed esisterà sempre. Non è perché adesso è arrivato il governo Meloni che improvvisamente il dissenso non esiste più. Siete ridicoli. Lo dico sia a Zerocalcare che a un signore di nome Romano Prodi. Ridicoli”.

Poi l’affondo sull’orso Jj4: “Un’altra cosa. Tanto avete fatto, e lo dico ai signori animalisti, che alla fine il presidente del Trentino Maurizio Fugatti si è beccato la scorta. È stata dunque ripristinata la scorta al signor Fugatti. Sapete perché? Perché gli hanno mandato un proiettile in una busta. È un classico delle minacce. Di fronte a ciò, ci sarà poi qualche ambientalista svalvolato che, invece di chiedere scusa, insinuerà che tutto ciò sia una farsa e che il proiettile Fugatti se lo sia inviato da solo. Questo è il risultato di mesi di campagna contro chi vuole abbattere l’orso”.

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