Commenti all'articolo Tav, le supercazzole di Conte

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Corrado
Corrado
10 Marzo 2019, 18:57 18:57

“Il guaio dell’Italia non è che tradisce il socio. E’ che ne vuole riconosciuto il diritto sul contratto”
Principe Otto Von Bismarck

Sandro Cecconi
Sandro Cecconi
10 Marzo 2019, 18:08 18:08

Porro, quanto sta avvenendo è solo il risultato della storia italiana degli ultimi quarant’anni. Una storia indegna rispetto a quella che ci ha preceduto. In questo periodo nessuno dei vari governicchi, sono sin troppo magnanimo usando tale termine, che si sono succeduti non si è degnato mai di sottoporre al popolo italiano il piacere di poter leggere un piano strategico di sviluppo in alcun settore economico, opere pubbliche comprese, e, allo stesso tempo, ho assistito inerme alle varie picconate criminali che questa gentaglia ha inferto al sistema scolastico per ridurlo così come è ora. Inoltre ho dovuto assistere sulla mia pelle, come degli altri compatrioti, a una esplosione indiscriminata e folle del debito pubblico e, in contemporanea ovviamente, a un aumento mefistofelico della pressione fiscale che ci sta facendo morire di asfissia. Per non parlare di una vera riforma dell’amministrazione della giustizia che tutti hanno usato pro domo propria. In sintesi: qualcosa che va ben oltre lo schifo umano e non solo. Per non parlare poi dei media nel complesso che, ad eccezione di alcune firme che tra l’altro molto probabilmente non arrivano a dieci, sarebbero da chiudere immediatamente. Quanto accaduto da noi in proporzioni ben maggiori, degne dell’inferno dantesco, è accaduto anche nel resto del mondo. Ma le nostre colpe sono ben maggiori per il semplice motivo che saremmo… Leggi il resto »

SOCRATICO
SOCRATICO
10 Marzo 2019, 17:20 17:20

Perché vergognarsi del riuscitissimo machiavello politico di Conte? Al contrario, esso innalza l’Italia a faro della non cazzonaggine, scoprendo gli altarini dei francesi – che ammettono obtorto collo di non avere al momento soldi da puntare sulla TAV – e le trappole della “Unzione” Europea per spellarci ancora impunemente?
A parte, ammettiamolo, un’opera ancora a metà grazie a trent’anni di maneggi da parte dei soliti maestri nelle continue revisioni dei conti per l’avanzamento dei lavori, ben spalleggiati dai politici sotto qualunque bandiera con cui “do ut des”.
Forse ci stiamo risvegliando dal torpore cinquantennale dal ’68 in qua e – miracolo! – ci scopriamo non più giovani provveduti da spennare.
Dice un saggio:” TUTTI SIAMO STATI GIOVANI E UN PO’ PIRLA, MA NON DEVI PENSARE CHE RIMANENDO PIRLA RIMANI ANCHE GIOVANE”.
Meditate, gente! Meditate…

francesco schettino
francesco schettino
10 Marzo 2019, 17:19 17:19

Conte non è un fantasma che si materializza improvvisamente,durante un sonno agitato, a Di Maio. I due si frequentano e si conoscono bene. Così si spiega che Di Maio lo inserisce organicamente nel governo-ombra grillino prefigurato prima delle elezioni. Per farlo,di certo non dubita della fedeltà di Conte. Ne è talmente convinto che-dopo l’esito elettorale- lo fa diventare premier del governo,nel quale Di Maio si riserva il ruolo,di rango inferiore, di vice premier nonché ministro . E’ chiara e fin troppo evidente la stranezza se non l’anomalia di un presidente del Consiglio (Conte) – a cui l’art. 95 1° comma della Costituzione assegna il primato rispetto ai ministri che compongono il gabinetto, tra cui Di Maio . E,tuttavia , si trova in sottordine in ragione del fatto che è creatura politica Di Maio ,che è l’artefice del suo ingresso nel governo. E allora,per tirarsi d’impaccio, viene fuori l’escamotage linguistico . Conte -che nella vita reale fa avvocato- con un vero e proprio coup de théatre si proclama , enfaticamente, <> Nell’intento di fugare l’idea di essere l’avvocato di Di Maio. Magari con l’etichetta <> che gli è valsa la fiducia in base alla quale è asceso alla carica istituzionale Senonchè ,se i precedenti parlavano chiaro , il seguito degli avvenimenti e segnatamente la vicenda della TAV suonano a conferma. Di… Leggi il resto »

Domenico
Domenico
10 Marzo 2019, 16:09 16:09

La fine economica e inevitabile, dal momento che ad un ragazzo viene permesso dalla legge di entrare in parlamento. I ragazzi sono per la rivoluzione, da sinistra come Di Maio o da destra come Salvini. E con coerenza stanno introducendo misure equiparabili a quelle di Roberspierre perché sono ragazzi e i ragazzi di oggi non leggono. Tutte le possibili ubriacature rivoluzionarie avremo, tranne, come Robespierre, la rinuncia ai loro privilegi. Più sono giovani più sono lesti ad imparare, e vi è un solo modo per tornare indietro: diritto di voto e di rappresentanza solo dopo i 60 anni come al Senato Romano.
Sì, è vero, ho una età avanzata.

Giacomo Cambiaso
Giacomo Cambiaso
10 Marzo 2019, 14:52 14:52

Le supercazzole di Porro al posto della zuppa oggi, te le cerchi però, mi dispiace. Già il preambolo la dice tutta “l’unica cosa di cui oggi vale la pena di parlare” che sarebbe “un” opera pubblica, UNA! FONDAMENTALE! Inizio a domandarmi se c’hai investito i tuoi risparmi in questa TAV Porro. È chiaro che oggi non hai NULLA da raccontare e commentare, ma come sempre t’ascolto. Ti ricordo che non sono contro la TAV, ma che non c’ho perso un minuto di sonno a differenza tua che sei ossessionato. Ascolto il resto, come sempre, ma forse non avrei dovuto pena mettere in dubbio la tua intelligenza o in alternativa onestà intellettuale, sarei curioso di sapere quale delle due risponderesti tu. Allora, ti rivolgi a certi elettori leghisti dicendo sarcastico spiegando che la flat tax sarebbe il simbolo del liberismo, ma sei serio o ci prendi per il culo? A chi credi di rivolgerti? Caprette che leggono solo i titoli dell’ansa prima di starti a sentire? Quelli votano altri partiti mi sa caro Porro. Hai mica sentito parlare di un certo Trump? Si quello da cui silvio copio’ l’idea della “Flat tax” poi mantenuta con COERENZA dall’ex alleato Salvini, non il taglio delle tasse in generale eh, ma il termine propagandistico di tassa piatta in inglese. Beh che ti sembra Trump,… Leggi il resto »