00:00 Di Maio si dimette, per molti lascia e accusa. Soprattutto Di Battista. Ma anche Beppe Grillo.
03:03 Travaglio immerso nel suo ego se la prende con i giornalisti cialtroni che non hanno ripreso il suo presunto scoop su Di Maio: peccato che lo avesse fatto tre giorni prima il Foglio.
05:25 Arriva Vito Crimi, il reggente del M5s.
06:35 Salvini, il citofono se lo poteva risparmiare. Anche perché dobbiamo sorbirci i moralisti strillare. Gli stessi che non fiatano su Sinisa Mihajlovic insultato perché appoggia Borgonzoni: la parola d’ordine è “cancellare”. E le Sardine dove sono?!
10:18 Potrebbe uscire la brigatista Saraceni, quella che ha ucciso D’Antona.
11:05 Donald Trump continua con i dazi, e oggi Giuliano Ferrara non lo capisce manco il direttore Cerasa.
11:43 Qualcuno attacca Bianca Berlinguer che ha intervistato Salvini e per loro non avrebbe dovuto.
12:30 Il governo nomina i vertici delle agenzie: un renziano, Ruffini alle Entrate, e Minenna, forse ce la fa a prendersi un posticino in quota Grillo.
13:15 Le liti della famiglia Illy, di cui parla solo Repubblica: vi racconto cosa è successo.