Commenti all'articolo Governo, cos’è successo nel vertice notturno
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achille
14 Giugno 2019, 1:11 1:11
Caro Nicola (scusa il tono confidenziale),ma ora esagero, lo so. Anni fa mi sono iscritto a FB ( era l’unica soluzione per poter comunicare con lei per il tramite del Giornale o cosi mi era parso) per farle la proposta che ora rinnovo.Mi piacerebbe assistere alle sue trasmissioni in cui si sviscera un solo argomento con due ospiti seduti, non su comode (spero) poltrone, ma seduti ad un tavolo con un computer che diventa la ” macchina della verita’ “. Sono amareggiato (??? va be’) nel sentire sparare numeri e valutazioni diametralmente opposte su problemi economici a seconda dell’orientamento politico.Esempio: il problema del debito pubblico o meglio dei debiti complessivi di uno Stato. Del resto il grande Ugo Zatterin affiancava ai vari politici l’addetto stampa.Mo’ ce sta il computer;usiamolo! Grazie e mi scusi la lungaggine.L’ascolto per radio!!!!.
achille
13 Giugno 2019, 17:16 17:16
Insisto nel dirle che la sua pervicacia nell’ associare al Prof.Bagnai connotati nefasti mi stupisce.
Apprezzo il suo giornalismo fuori dai classici e ripugnanti canoni; condivido l’idea che trovarsi di fronte la competenza tecnica, la cultura classica ( e musicale), la mirata battuta sarcastica seppur sempre controllata del Prof.Bagnai non è facile,eppero’ un vis a vis fra Bagnai e Cottarelli in una sua trasmissione mi sedurrebbe come la finale mondiale Italia-Germania del 2006.
Andrea Salvadore
11 Giugno 2019, 18:59 18:59
Non dimentichiamo che siamo il paese del “dolce far niente” per cui non esiste ragiona alcuna perché il governo debba far eccezzione a questa massima nazionale.
Purtroppo la stessa immensitá del debito nazionale rivela il fatto che alcuni governi hanno fatto troppo o meglio troppissimo.
La conclusione triste é che siamo governati da governi che oscillano tra la frenesia di spendere,parrebbe un shopping, e l’adagiarsi nel dolce far niente. Il risultato é una malattia grave che ha bisogno di un chirurgo che purtroppo dovrá operare senza anestesia. Questo lo pio fare solo un governo tecnico e purtroppo quando ci si lamenta dei disastri di Monti e della Fornero, per eccezzione due onorevolissimi e dignitosi italiani, ci si dimentica che il disastro era opera dei governi precedenti, tagliarono dove era necessario, senza anestesia, e non abbastanza perché il malato ha rifiutato di essere guarito,. La “spending review” dell’epoca Monti sta ancora lí aspettando che ci sia il coraggio di metterla in atto. Il capo dello Stto non ha che far ricorsoalle parole di Diogene “cerco l’uono”, oggi potrebbe pure essere”la donna”, la mia favorita é la professoressa Fornero( Salvini non sa di che parla).
Ricky Passamonte
11 Giugno 2019, 18:42 18:42
Ottima zuppa di cui condivido tutto, anche io ti seguo dall’Inghilterra ma non Londra dove mandi i saluti ad alcuni che sono collegati in diretta , seguo fedelmente in TV anche quarta repubblica che apprezzo moltissimo. Mi auguro che questo governo così discusso riesca a piazzare qualche nostro rappresentante all’UE in posizioni di rilievo e sono felicissima dell’avanzata del centrodestra compatto in tutta Italia
Fostini Cesare
11 Giugno 2019, 18:25 18:25
Porro ministro della economia di un governo tecnico
Adriano Romaldi
11 Giugno 2019, 18:03 18:03
Si chiama zuppa ma penso che sia pan bagnato; senza offesa nelle mie parole.
Io preferisco di gran lunga pensare che nella vita occorre riflettere su tutto e tutti ma non tenere conto di niente; la mia vita è semplice e non vorrei complicarla pensando che tutto si risolva con le parole; io non mi fido delle persone, di alcuna persona, di niente che non sia divino perché tutti siamo fallaci e nessuno è libero da lacci e laccetti.
Occorre quindi avere fiducia? Direi che la fiducia si dà alle cose vere e di vero nelle persone noto poco ma soltanto arrivismo e niente di più. Condivido in pieno il discorso sul progresso e basta vedere quanti passi si sono fatti con le automobili oggi per capire che dire che il progresso uccide la natura è una vera iattura; non parliamo poi dell’energia idraulica che viene osteggiata da parte di chi pensa che queste centrali deturpano e rovinano i fiumi e la natura; di questo passo andranno in bicicletta o pedaleranno per avere la luce di una lampadina in casa; magari a turno e questa è la decrescita felice.
Shalòm.
Caro Nicola (scusa il tono confidenziale),ma ora esagero, lo so. Anni fa mi sono iscritto a FB ( era l’unica soluzione per poter comunicare con lei per il tramite del Giornale o cosi mi era parso) per farle la proposta che ora rinnovo.Mi piacerebbe assistere alle sue trasmissioni in cui si sviscera un solo argomento con due ospiti seduti, non su comode (spero) poltrone, ma seduti ad un tavolo con un computer che diventa la ” macchina della verita’ “. Sono amareggiato (??? va be’) nel sentire sparare numeri e valutazioni diametralmente opposte su problemi economici a seconda dell’orientamento politico.Esempio: il problema del debito pubblico o meglio dei debiti complessivi di uno Stato. Del resto il grande Ugo Zatterin affiancava ai vari politici l’addetto stampa.Mo’ ce sta il computer;usiamolo! Grazie e mi scusi la lungaggine.L’ascolto per radio!!!!.
Insisto nel dirle che la sua pervicacia nell’ associare al Prof.Bagnai connotati nefasti mi stupisce.
Apprezzo il suo giornalismo fuori dai classici e ripugnanti canoni; condivido l’idea che trovarsi di fronte la competenza tecnica, la cultura classica ( e musicale), la mirata battuta sarcastica seppur sempre controllata del Prof.Bagnai non è facile,eppero’ un vis a vis fra Bagnai e Cottarelli in una sua trasmissione mi sedurrebbe come la finale mondiale Italia-Germania del 2006.
Non dimentichiamo che siamo il paese del “dolce far niente” per cui non esiste ragiona alcuna perché il governo debba far eccezzione a questa massima nazionale.
Purtroppo la stessa immensitá del debito nazionale rivela il fatto che alcuni governi hanno fatto troppo o meglio troppissimo.
La conclusione triste é che siamo governati da governi che oscillano tra la frenesia di spendere,parrebbe un shopping, e l’adagiarsi nel dolce far niente. Il risultato é una malattia grave che ha bisogno di un chirurgo che purtroppo dovrá operare senza anestesia. Questo lo pio fare solo un governo tecnico e purtroppo quando ci si lamenta dei disastri di Monti e della Fornero, per eccezzione due onorevolissimi e dignitosi italiani, ci si dimentica che il disastro era opera dei governi precedenti, tagliarono dove era necessario, senza anestesia, e non abbastanza perché il malato ha rifiutato di essere guarito,. La “spending review” dell’epoca Monti sta ancora lí aspettando che ci sia il coraggio di metterla in atto. Il capo dello Stto non ha che far ricorsoalle parole di Diogene “cerco l’uono”, oggi potrebbe pure essere”la donna”, la mia favorita é la professoressa Fornero( Salvini non sa di che parla).
Ottima zuppa di cui condivido tutto, anche io ti seguo dall’Inghilterra ma non Londra dove mandi i saluti ad alcuni che sono collegati in diretta , seguo fedelmente in TV anche quarta repubblica che apprezzo moltissimo. Mi auguro che questo governo così discusso riesca a piazzare qualche nostro rappresentante all’UE in posizioni di rilievo e sono felicissima dell’avanzata del centrodestra compatto in tutta Italia
Porro ministro della economia di un governo tecnico
Si chiama zuppa ma penso che sia pan bagnato; senza offesa nelle mie parole.
Io preferisco di gran lunga pensare che nella vita occorre riflettere su tutto e tutti ma non tenere conto di niente; la mia vita è semplice e non vorrei complicarla pensando che tutto si risolva con le parole; io non mi fido delle persone, di alcuna persona, di niente che non sia divino perché tutti siamo fallaci e nessuno è libero da lacci e laccetti.
Occorre quindi avere fiducia? Direi che la fiducia si dà alle cose vere e di vero nelle persone noto poco ma soltanto arrivismo e niente di più. Condivido in pieno il discorso sul progresso e basta vedere quanti passi si sono fatti con le automobili oggi per capire che dire che il progresso uccide la natura è una vera iattura; non parliamo poi dell’energia idraulica che viene osteggiata da parte di chi pensa che queste centrali deturpano e rovinano i fiumi e la natura; di questo passo andranno in bicicletta o pedaleranno per avere la luce di una lampadina in casa; magari a turno e questa è la decrescita felice.
Shalòm.