Commenti all'articolo Il miglior regalo di Natale: Fioramonti se ne va!
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abj14
28 Dicembre 2019, 0:12 0:12
Gentile Sig. Nicola Porro,
come da suo invito (Vedi <<Il ceffone di Boris ai soloni di sinistra>> – https://www.nicolaporro.it/il-ceffone-di-boris-ai-soloni-di-sinistra/), ho cercato ripetutamente di scriverle su questa rubrica (parla con nicola) ma esce sistematicamente la scritta :
“Si è verificato un errore durante l’invio del tuo messaggio. Per favore prova di nuovo”.
La prego cortesemente indicarmi sul mio email un suo recapito email dove poterle inviare il mio messaggio.
Ringrazio e saluto cordialmente.
Artemide
27 Dicembre 2019, 22:44 22:44
I cinque stelle, quando facevano la campagna elettorale, dicevano che avrebbero cancellato la “buona” scuola, legge imposta da Renzi, non gradita dai docenti, che sino al giorno dell’approvazione erano in massa fuori dal Senato per protestare. Il succo della legge 107 prevede la chiamata diretta (per raccomandazione. Quest’ultima eliminata), il bonus per i migliori docenti (lecchini), l’alternanza scuola-lavoro (sfruttamento del lavoro giovanile), con la speranza che dopo il diploma i ragazzi non continuino gli studi iscrivendosi all’università, infine il licenziamento dei docenti che sono in contatto con i loro discenti via social o WhatsApp. La legge sulla “buona” scuola, tanto odiata dai docenti è rimasta lì, due ministri non l’hanno cancellata, due ministri hanno detto che avrebbero aumentato lo stipendio ai docenti, ma nessuno dei due ha potuto aumentarlo, aumento comunque che era previsto molto sotto le cento euro, come una sorta di elemosina, perché tanto i docenti delle scuole sono considerati dei missionari e quindi possono ricevono uno stipendio ridicolo, che è il più basso di quello dei loro colleghi europei, tanto può bastare, tanto la maggior parte dei docenti è di sesso femminile, precisamente l’85%, quindi le docenti sono quasi tutte sposate che possono vivere tranquille con il reddito del marito, senza considerare chi con lo stipendio ci vive, poiché è monorreddito e si chiede come mai a… Leggi il resto »
DANIELE LESO
27 Dicembre 2019, 22:04 22:04
La vicenda giudiziaria per stupro di gruppo compiuto dal figlio di Beppe Grillo sembra dimenticata dai media, non vorrei che fosse stata dimenticata anche dalla magistratura
claudio 54
27 Dicembre 2019, 19:55 19:55
E’ una fortuna che un incapace si sia dimesso;evviva!!
Utnapishtim
27 Dicembre 2019, 17:52 17:52
@ Nicola Porro. La sua zuppa è sempre gustosa, tuttavia mi consenta due piccole osservazioni. Premetto che è stato utile rammentare ai lettori chi sia e come si sia comportato l’ex ministro Fioramonti. Non va certamente rimpianto. Due sono gli argomenti essenziali sollevati oggi dalla stampa. Il primo: il fondo di Angelo Panebianco in merito alla “Repubblica dei giudici” che si sta consolidando. Panebianco ci ricorda (cosa ormai caduta nel dimenticatoio) che la magistratura è un ORDINE (come da Costituzione italiana) e non un POTERE. Un “ordine” che sta diventando (o già diventato) nei fatti un “potere” dello Stato. Male, molto male! E pure anticostituzionale. Il secondo (e me ne dolgo che Le sia sfuggito): la lettera di Giulio Tremonti pubblicata oggi da Il Sole-24 Ore. In essa Tremonti racconta il PERCHÉ sono nate le famigerate “clausole di salvaguardia”. Come funzionano lo sanno un po’ tutti, ma era utile capire perché e quando sono nate, e perché rappresentano un cappio al collo dell’Italia. Un saluto, e Buone Feste.
Gentile Sig. Nicola Porro,
come da suo invito (Vedi <<Il ceffone di Boris ai soloni di sinistra>> – https://www.nicolaporro.it/il-ceffone-di-boris-ai-soloni-di-sinistra/), ho cercato ripetutamente di scriverle su questa rubrica (parla con nicola) ma esce sistematicamente la scritta :
“Si è verificato un errore durante l’invio del tuo messaggio. Per favore prova di nuovo”.
La prego cortesemente indicarmi sul mio email un suo recapito email dove poterle inviare il mio messaggio.
Ringrazio e saluto cordialmente.
I cinque stelle, quando facevano la campagna elettorale, dicevano che avrebbero cancellato la “buona” scuola, legge imposta da Renzi, non gradita dai docenti, che sino al giorno dell’approvazione erano in massa fuori dal Senato per protestare. Il succo della legge 107 prevede la chiamata diretta (per raccomandazione. Quest’ultima eliminata), il bonus per i migliori docenti (lecchini), l’alternanza scuola-lavoro (sfruttamento del lavoro giovanile), con la speranza che dopo il diploma i ragazzi non continuino gli studi iscrivendosi all’università, infine il licenziamento dei docenti che sono in contatto con i loro discenti via social o WhatsApp. La legge sulla “buona” scuola, tanto odiata dai docenti è rimasta lì, due ministri non l’hanno cancellata, due ministri hanno detto che avrebbero aumentato lo stipendio ai docenti, ma nessuno dei due ha potuto aumentarlo, aumento comunque che era previsto molto sotto le cento euro, come una sorta di elemosina, perché tanto i docenti delle scuole sono considerati dei missionari e quindi possono ricevono uno stipendio ridicolo, che è il più basso di quello dei loro colleghi europei, tanto può bastare, tanto la maggior parte dei docenti è di sesso femminile, precisamente l’85%, quindi le docenti sono quasi tutte sposate che possono vivere tranquille con il reddito del marito, senza considerare chi con lo stipendio ci vive, poiché è monorreddito e si chiede come mai a… Leggi il resto »
La vicenda giudiziaria per stupro di gruppo compiuto dal figlio di Beppe Grillo sembra dimenticata dai media, non vorrei che fosse stata dimenticata anche dalla magistratura
E’ una fortuna che un incapace si sia dimesso;evviva!!
@ Nicola Porro. La sua zuppa è sempre gustosa, tuttavia mi consenta due piccole osservazioni. Premetto che è stato utile rammentare ai lettori chi sia e come si sia comportato l’ex ministro Fioramonti. Non va certamente rimpianto. Due sono gli argomenti essenziali sollevati oggi dalla stampa. Il primo: il fondo di Angelo Panebianco in merito alla “Repubblica dei giudici” che si sta consolidando. Panebianco ci ricorda (cosa ormai caduta nel dimenticatoio) che la magistratura è un ORDINE (come da Costituzione italiana) e non un POTERE. Un “ordine” che sta diventando (o già diventato) nei fatti un “potere” dello Stato. Male, molto male! E pure anticostituzionale. Il secondo (e me ne dolgo che Le sia sfuggito): la lettera di Giulio Tremonti pubblicata oggi da Il Sole-24 Ore. In essa Tremonti racconta il PERCHÉ sono nate le famigerate “clausole di salvaguardia”. Come funzionano lo sanno un po’ tutti, ma era utile capire perché e quando sono nate, e perché rappresentano un cappio al collo dell’Italia. Un saluto, e Buone Feste.
Mi pace Porro ma la prego.. urli di meno. grazie