Commenti all'articolo Nel paese di Giuliani i carabinieri non possono sparare
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Astor
2 Agosto 2019, 0:25 0:25
Una nazione esiste quando appartiene ad un popolo. Quando non c’e un popolo non c’e nazione. Interni a questo paese ci sono popoli diversi mai unificati in 150 anni di disunita nazionale. Siamo nell’orizzonte degli eventi al confine col punto di non ritorno del buco nero.
Ermando
29 Luglio 2019, 9:22 9:22
Quando si legge solo notizie sui média italiani è difficile capire come la notizia è recepita altrove. Il suo commento vale sicuramente per l’italia. Altrove è diverso. I fatti di cronaca come questo sono sempre messe in perspettiva alle numerose etichette attribuite all’Italia. Come altrove, la maggioranza degli emigrati italiani si sono e si comportono bene. Però una piccola minoritatà, no. Quando il Savino locale vocifera e di ogni erba ne fà un fascio, tutta la communità è vista in maniera negativa. Non è sempre facile essere italiano nel mondo. Soprattutto quando le autorità o la polizia fanno azioni discutibili. E non vale solo per l’Italia. C’è il bene e il male. Non si compesano mai l’uno con l’altro.
Aldo
28 Luglio 2019, 23:48 23:48
Alla foto dell’assassino reo confesso bendato e legato alla sedia è stato fatto fare il giro del pianeta. Siamo nel mirino del mondo. L’attacco al sistema è in atto senza esclusione di colpi e l’Italia come nazione è un concetto superato, per la nostra sinistra. Anche l’Arma rientra nel progetto ed ogni appiglio è buono. Mi meraviglia però che i vertici dell’Arma si pieghino al gioco e condannino un episodio di per altro inoffensiva e momentanea restrizione che potrebbe avere mille spiegazioni, nelle eccezionali circostanze operative che hanno seguito l’efferato assassinio. Ma tant’è: assisteremo nei prossimi giorni ad una verità costruita a tavolino, che vedrà dimenticato l’eroico esponente dell’Arma e beatificato il “povero” massacratore. Spero sempre che l’Italia si riprenda attraverso un paio di generazioni migliori, e che questa fase buia diventi solo un triste ricordo.
Ermando
28 Luglio 2019, 11:33 11:33
Innanzi tutto l’esprenssione della mia simpatia alle famiglie toccate da questa tragedia. Quello che mi sorprende è la preparazione dei carabinieri che vanno al contatto a dei presunti ladri. A mio avviso c’è un problema di assenza di procedura o di un non rispesto della detta procedura. Avrebbero dovuto avere come minimo un giubotto di protezione contro le armi da taglio. Tale indumento avrebbe poduto dare tempo per difendersi meglio.
ancoraparli
28 Luglio 2019, 10:34 10:34
I NUOVI MOSTRI
sembra diventato un nuovo gioco di società. altri due delinquenti figli di papà che vengono in italia a giocare ad “ammazza la guardia”, per fortuna questa volta però non hanno pescato il jolly “GIP comunista” e sono rimasti in galera senza passare dall’europarlamento. nuovo segno dei tempi che cambiano, prima i balordi che infestavano il cassonetto del mondo, meglio noto come stato italiano, erano disadattati frutto del sottoproletariato e della miseria,italiani e non, alla pasolini per intenderci.adesso sono disadattati ricchi, bianchi,viziati, annoiati, dalla vita facile, tedeschi e americani e senza dubbio più pericolosi in quanto più arroganti e senza scrupoli, sapendo di avere alle spalle genitori ricchi e con conoscenze influenti che faranno di tutto per toglierli dei guai, garantendogli i migliori avvocati ben consci, grazie a gente come il gip di agrigento,di quale burletta sia la giustizia italiana.
senza contare a volte la solidarietà di infami frustrati miserabili come loro, traditori dell’italia e degli italiani, politicanti, pseudoscrittori, pseudogiornalisti, “insegnanti” di novara (“..uno di meno..”…poi è salvini che istiga l’odio, bastardi maledetti.l’allontanamento di questa mentecatta dal mondo della scuola mi preme quasi più di quello dalla società di due vermi), che li esaltano e esaltano le loro nefandezze, fottendosene delle Istituzioni e dell’integrità fisica e sociale di questa Nazione, solo perchè dichiaratamente nemici dei loro nemici politici.
Orlo
27 Luglio 2019, 21:17 21:17
Trattandosi di omicidio volontario,l’arma poteva ezsere sfoderata ed usata.
Quello che è successo,a mio parere,è stata una sottovalutazione da parte degli agenti che credevano di avere a che fare con dei veri deliquenti i quali mai e poi mai,avrebbero usato una tale violenza verso dei tutori dell’ordine.
Per loro sfortuna,soprattutto del vice brigadiere Mario Cerciello Rega,si sono imbattuti in due coglionazzi figli di papà sicuramente alterati da sostanze i quali hanno reagito scompostamente.
Adesso perché a uccidere il carabiniere nn sono stati,come appariva in un primo momento,due negri ma due merdosissimi figli di papà americani,nn tirate fuori una marea di caxxate.
Lasciate che i famigliari piangano una persona veramente onesta e dedita all’altrui prossimo,sperando che l’attuale governo nn faccia riaffacciare sull’Italia lo scandaloso atteggiamo USA tenuto riguardo il Cermis.
I due vurgulti di “buona famiglia” americani,in Italia devono marcire in galera!
Una nazione esiste quando appartiene ad un popolo. Quando non c’e un popolo non c’e nazione. Interni a questo paese ci sono popoli diversi mai unificati in 150 anni di disunita nazionale. Siamo nell’orizzonte degli eventi al confine col punto di non ritorno del buco nero.
Quando si legge solo notizie sui média italiani è difficile capire come la notizia è recepita altrove. Il suo commento vale sicuramente per l’italia. Altrove è diverso. I fatti di cronaca come questo sono sempre messe in perspettiva alle numerose etichette attribuite all’Italia. Come altrove, la maggioranza degli emigrati italiani si sono e si comportono bene. Però una piccola minoritatà, no. Quando il Savino locale vocifera e di ogni erba ne fà un fascio, tutta la communità è vista in maniera negativa. Non è sempre facile essere italiano nel mondo. Soprattutto quando le autorità o la polizia fanno azioni discutibili. E non vale solo per l’Italia. C’è il bene e il male. Non si compesano mai l’uno con l’altro.
Alla foto dell’assassino reo confesso bendato e legato alla sedia è stato fatto fare il giro del pianeta. Siamo nel mirino del mondo. L’attacco al sistema è in atto senza esclusione di colpi e l’Italia come nazione è un concetto superato, per la nostra sinistra. Anche l’Arma rientra nel progetto ed ogni appiglio è buono. Mi meraviglia però che i vertici dell’Arma si pieghino al gioco e condannino un episodio di per altro inoffensiva e momentanea restrizione che potrebbe avere mille spiegazioni, nelle eccezionali circostanze operative che hanno seguito l’efferato assassinio. Ma tant’è: assisteremo nei prossimi giorni ad una verità costruita a tavolino, che vedrà dimenticato l’eroico esponente dell’Arma e beatificato il “povero” massacratore. Spero sempre che l’Italia si riprenda attraverso un paio di generazioni migliori, e che questa fase buia diventi solo un triste ricordo.
Innanzi tutto l’esprenssione della mia simpatia alle famiglie toccate da questa tragedia. Quello che mi sorprende è la preparazione dei carabinieri che vanno al contatto a dei presunti ladri. A mio avviso c’è un problema di assenza di procedura o di un non rispesto della detta procedura. Avrebbero dovuto avere come minimo un giubotto di protezione contro le armi da taglio. Tale indumento avrebbe poduto dare tempo per difendersi meglio.
I NUOVI MOSTRI
sembra diventato un nuovo gioco di società. altri due delinquenti figli di papà che vengono in italia a giocare ad “ammazza la guardia”, per fortuna questa volta però non hanno pescato il jolly “GIP comunista” e sono rimasti in galera senza passare dall’europarlamento. nuovo segno dei tempi che cambiano, prima i balordi che infestavano il cassonetto del mondo, meglio noto come stato italiano, erano disadattati frutto del sottoproletariato e della miseria,italiani e non, alla pasolini per intenderci.adesso sono disadattati ricchi, bianchi,viziati, annoiati, dalla vita facile, tedeschi e americani e senza dubbio più pericolosi in quanto più arroganti e senza scrupoli, sapendo di avere alle spalle genitori ricchi e con conoscenze influenti che faranno di tutto per toglierli dei guai, garantendogli i migliori avvocati ben consci, grazie a gente come il gip di agrigento,di quale burletta sia la giustizia italiana.
senza contare a volte la solidarietà di infami frustrati miserabili come loro, traditori dell’italia e degli italiani, politicanti, pseudoscrittori, pseudogiornalisti, “insegnanti” di novara (“..uno di meno..”…poi è salvini che istiga l’odio, bastardi maledetti.l’allontanamento di questa mentecatta dal mondo della scuola mi preme quasi più di quello dalla società di due vermi), che li esaltano e esaltano le loro nefandezze, fottendosene delle Istituzioni e dell’integrità fisica e sociale di questa Nazione, solo perchè dichiaratamente nemici dei loro nemici politici.
Trattandosi di omicidio volontario,l’arma poteva ezsere sfoderata ed usata.
Quello che è successo,a mio parere,è stata una sottovalutazione da parte degli agenti che credevano di avere a che fare con dei veri deliquenti i quali mai e poi mai,avrebbero usato una tale violenza verso dei tutori dell’ordine.
Per loro sfortuna,soprattutto del vice brigadiere Mario Cerciello Rega,si sono imbattuti in due coglionazzi figli di papà sicuramente alterati da sostanze i quali hanno reagito scompostamente.
Adesso perché a uccidere il carabiniere nn sono stati,come appariva in un primo momento,due negri ma due merdosissimi figli di papà americani,nn tirate fuori una marea di caxxate.
Lasciate che i famigliari piangano una persona veramente onesta e dedita all’altrui prossimo,sperando che l’attuale governo nn faccia riaffacciare sull’Italia lo scandaloso atteggiamo USA tenuto riguardo il Cermis.
I due vurgulti di “buona famiglia” americani,in Italia devono marcire in galera!