Commenti all'articolo Quelli che i crolli sono colpa del capitalismo

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Anton
Anton
27 Novembre 2019, 8:59 8:59

Ma Nicola..mozzarella che assiste a questo circo inverecondo che gli ha assicurato un governo autorevole, stabile, coeso,ecc. ecc…ammicca furbescamente o dovrebbe fare qualcosa, come ha forse disinvoltamente giurato, per l’interesse dell’Italia ?

Carla
Carla
26 Novembre 2019, 23:00 23:00

Grillo in ambasciata cinese ?…che abbia cercato asilo politico? Senza essere informato sulle vicende di H. K….

carlo
carlo
26 Novembre 2019, 18:50 18:50

Ieri ho visto Quarta Repubblica e ho fatto caso soprattutto al pezzo in cui Renzi sosteneva di aver lui stesso promosso delle opere pubbliche e che, per farlo, aveva nominato dei Commissari in modo da poter derogare dal Codice degli Appalti che lui stesso aveva fatto sotto il suo Governo. Naturalmente, se ne vantava, com’è nel suo stile. Mancava solo che aggiungesse: “perché io sono per l’Italia del fare!”. Francamente, non mi sembra una gran soluzione – fare – delle regole per poi dover andare in deroga ad esse. Le REGOLE devono essere fatte BENE ed essere applicabili. Al contrario, Renzi sembrava proporre lo strumento della deroga alle regole, come se fosse LA regola da applicare per riuscire a far qualcosa. Allora si prenda atto che abbiamo delle Camere che non sono in grado di legiferare e si faccia UNA semplice legge: che si possa andare in deroga a tutto. Così anche le piccole Amministrazioni si potranno nominare i loro Commissari, in modo da poter fare le cose per le vie brevi, senza star dietro a tante menate inutili. Ormai la credibilità di questo Paese è ben sotto lo 0! Tra “navi da querra” che hanno la stessa credibilità di un pedalò con sopra un bambino armato di pistola ad acqua, Guardia Costiera che non fa la “guardia” a niente… Leggi il resto »

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
26 Novembre 2019, 17:48 17:48

La RAI Italia é l’unico canale ufficiale dell’Italia in Televisione, ma dopo vani tentativi di ascolto
non lo vedo quasi mai pií. Dopo settant’anni di lontananza dalla mia patria, ovvero dal 49, il suo sito signor Porro é rimasta l’unica comunicazione quasi giornaliera con un paes che con dolore vedo senza cambiamenti, anzi perdersi poco a poco nel deserto dell’apatia.
Come é possibile presentare programmi polici dove regnano conduttori e conduttrici o noiosi come Vespa o sguate come la Berlinguer che non neanche parlare un buon italiano. grammaticamete e tonanalmente, che si trascina appresso un guitto per fale da miserabile spalla. Anche un buon programma come Report ´stato degradato affidandolo a un conduttore che fa solo pingere. A parte una buffonata come Che tempo che fa tutto che la RAI ITalia offre é la scelta di morire affogato in balli e canzoni da avanspettacolo o da morire un una catena di cucne e partite e commentari su un cattivo calcio. La domanda che uno si fa éaa. a cosa é dovuta questa volgarizzazione? É il gusto di una gerenza di basso livello? O sono io che fuori tempo e che ha nel cuore un’Italia giá sorpassata(??) dal passare dei anni.

Elisabetta
Elisabetta
26 Novembre 2019, 17:29 17:29

Ci sono molte domande di cui non trovo una risposta ma una delle principalli è Bidemderg è i servizi o i servizi controllano Bilbdemberg o si è verificata un anomalia nella gerarchia?
La FED faceva programmi per i fondi neri dei servizi di Stato CIA etc…
Con il ragionamento che la FED è ormai a controllo della finanza privata i fondi neri dei servizi americani chi li sponsorizza e con quale criteri?
CE ne sono altre di domande concatenate alle precedenti e poste in un italiano che qualcuno definirebbe, non corretto., ma proprio in questoo caso è un italiano volutamente non corretto, da cialtrona.

rosario nicoletti
rosario nicoletti
26 Novembre 2019, 15:30 15:30

Come giustamente scrive Porro, la caduta del viadotto a seguito di una frana, non può essere attribuita a carenze della struttura. Sul pasticciaccio ILVA, vorrei che qualcuno chiarisse un aspetto che ritengo misterioso: buona parte della stampa dipinge l’ArcelorMittal come una azienda-squalo che ha pianificato il suo intervento per distruggere l’acciaio italiano. Se questo fosse vero, sarebbe ragionevole interrompere qualsiasi trattativa, ed estromettere i mascalzoni che hanno congiurato ai nostri danni; infatti, lasciare l’acciaieria in simili mani, non farebbe altro che allungarne l’agonia degli impianti. Le trattative invece vanno avanti, con tanto di comunicati ottimistici. Qualcuno può spiegare il rebus?