Commenti all'articolo Meloni, calcio negli stinchi al 1° maggio

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Daniele Pasquotti
Daniele Pasquotti
1 Maggio 2023, 20:28 20:28

Caro Nicola, il 25 apriile e il 1 maggio nascono da valori che non sono di dx o sx ma evidentemente a qualcuno come te piace che siano divisivi. Almeno sai di cosa parlare. Anche la premier che predica l’unità della nazione, non ha perso l’occasione per alimentare la contrapposizione. Pazienza.

Ubaldo ricci
Ubaldo ricci
1 Maggio 2023, 18:47 18:47

Caro Dott. Porro,
ognuno ha pregi e difetti, ma quelli di sinistra possono essere grami, quelli di destra sono quasi tutti privi di amore x il prossimo e di solidarietà. Io non sono di sinistra perché porto il nome di Ubaldo Colotto, torturato e finito in camera a gas ad Auschwitz

paolospicchidi@
paolospicchidi@
1 Maggio 2023, 12:11 12:11

Con i lavori, cariche, impieghi, titoli ecc che hanno alle spalle i 25 ministri dell’attuale governo hanno messo al Mondo una media di 1,8 figli, credo non abbiano avuto prb ad ottenere mutui ecc e a vivere.
I giornalisti di cdx più o meno lo stesso.
Idem per il mondo politico/giornalista di SX.

Si è urlato da dx che per far crescere le aziende, farle arrivare dall’estero e assumere, occorreva abolire l’art. 18 e precarizzare. Detto/Fatto con il “soccorso” “rosso” di Renzi ecc. NON è BASTATO?

MELONI ESAGERA!

COSA VORRESTE? I LAVORATORI CHE SI
TOLGONO IL CAPPELLO A QUALUNQUE OFFERTA E CONDIZIONE DI LAVORO GLI VENGA FATTA?

Giuseppe to
Giuseppe to
1 Maggio 2023, 12:02 12:02

Finché il primo maggio sarà la festa dei lavoratori che vogliono “loro”( sindacati in primis)
e non di tutti i lavoratori, significa che non c’è la volontà di superare la narrazione e contrapposizione tra imprenditore e operaio. Prevale il carattere ideologico delle bandiere rosse in piazza. Mentre gli artigiani, i commercianti e gli agricoltori sono lavoratori che non vengono inclusi nella ricorrenza. Landini, vai a lavorare….

Roberto
Roberto
1 Maggio 2023, 9:57 9:57

Porro che stai a lodare la Meloni una che non ha mai lavorato un santo giorno nella sua vita, e adesso prende decisioni per quanto riguarda il futuro lavorativo degli altri ! Ma veramente hai perso la brocca.

Vincenzo Quintabà
Vincenzo Quintabà
1 Maggio 2023, 9:49 9:49

Fortunatamente l’Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro, ma una Repubblica fondata sulla libera e creativa attività dei propri cittadini. L’analfabetismo culturale simulato dei comunisti e fiancheggiatori cattolici che scrissero la Costituzione volutamente non vede che chiamare “lavoro” le più alte attività umane è un caso di macroscopico errore lessicale. Arte, scienza, cultura, diplomazia, cura dei figli, difesa, guida delle grandi imprese, politica, inventiva tecnica, per limitarci ai casi più evidenti, non sono definibili “lavoro”, vocabolario alla mano, eppure contribuiscono pure esse alla grandezza e prosperità del nostro Paese.

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